APPUNTI DI ASCETICA ANNO 2000
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n.9 Chi ha sete venga a me e beva
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«Nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa,
Gesù levatosi in piedi esclamò ad alta voce: “Chi
ha sete venga a me e beva chi crede in me; come
dice la Scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno”.
Questo egli disse riferendosi allo Spirito che avrebbero
ricevuto i credenti in lui: infatti non c’era ancora
lo Spirito, perché Gesù non era stato ancora glorificato.
All’udire queste parole, alcuni fra la gente dicevano:
“Questi è davvero il profeta!”.
Altri dicevano: “Questi è il Cristo!”.
Altri invece dicevano: “Il Cristo viene forse dalla
Galilea? Non dice forse la Scrittura che il Cristo
verrà dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide?”.
E nacque dissenso tra la gente riguardo a lui.
Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno
gli mise le mani addosso.
Le guardie tornarono quindi dai sommi sacerdoti
e dai farisei e questi dissero loro: “Perché non lo
avete condotto?”. Risposero le guardie: “Mai un
uomo ha parlato come parla quest’uomo!”» (Gv 7,37-46).