APPUNTI DI ASCETICA ANNO 2001
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n.10 La mia gioia sia in voi
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«Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo.
Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie
e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti
più frutto. Voi siete già mondi, per la parola che vi
ho annunziato. Rimanete in me e io in voi. Come il
tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane
nella vite, così anche voi se non rimanete in me.
Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in
lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla.
Chi non rimane in me viene gettato via come il
tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano
nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e
le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che
volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il
Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli.
Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato
voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei
comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho
osservato i comandamenti del Padre mio e rimango
nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia
sia in voi e la vostra gioia sia piena» (Gv 15, 1-11).