APPUNTI DI ASCETICA ANNO 2001

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n.5 Non c'è nulla fuori dell'uomo, che possa contaminarlo

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«Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: “Ascoltatemi
tutti e intendete bene: non c’è nulla fuori
dell’uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo;
sono invece le cose che escono dall’uomo a contaminarlo”.
Quando entrò in una casa lontano dalla folla, i
discepoli lo interrogarono sul significato di quella
parabola. E disse loro: “Siete anche voi così privi
di intelletto? Non capite che tutto ciò che entra
nell’uomo dal di fuori non può contaminarlo, perché
non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire
nella fogna?”. Dichiarava così mondi tutti gli alimenti.
Quindi soggiunse: “Ciò che esce dall’uomo, questo
sì contamina l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè
dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive:
fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie,
malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia,
superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono
fuori dal di dentro e contaminano l’uomo”»
(Mc 7, 14-23).

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