APPUNTI DI ASCETICA ANNO 2002
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n.12 Vendi quello che possiedi
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«Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: “Maestro,
che cosa devo fare di buono per ottenere la vita
eterna?”. Egli rispose: “Perché mi interroghi su ciò
che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella
vita, osserva i comandamenti”. Ed egli chiese:
“Quali?”. Gesù rispose: “Non uccidere, non commettere
adulterio, non rubare, non testimoniare il
falso, onora il padre e la madre, ama il prossimo
tuo come te stesso”. Il giovane gli disse: “Ho sempre
osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?”.
Gli disse Gesù: “Se vuoi essere perfetto,
va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai
un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi”. Udito questo,
il giovane se ne andò triste; poiché aveva molte ricchezze.
Gesù allora disse ai suoi discepoli: “In verità vi
dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei
cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi
per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno
dei cieli”. A queste parole i discepoli rimasero costernati
e chiesero: “Chi si potrà dunque salvare?”.
E Gesù, fissando su di loro lo sguardo, disse: “Questo
è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile”.
Allora Pietro prendendo la parola disse: “Ecco,
noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che
cosa dunque ne otterremo?”. E Gesù disse loro: “In
verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova
creazione, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto
sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici
troni a giudicare le dodici tribù di Israele. Chiunque
avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre,
o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà
cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna»
(Mt 19, 16-29).