RIPRESENTARE IL VOLTO DEL CROCIFISSO

.

ASCOLTA LA PRIMA TRACCIA
.
SCARICA INTERO CD.

.

CD DURATA (60:47)

.

Indice delle tracce


1 “Si fermarono col volto triste”. Il dolore è realtà di tutti i giorni. Ci accompagna dalla culla alla tomba.

2 Lottiamo per sopravvivere. L’esperienza amara della morte non è l’ultima dell’esistenza. Dio ha assunto la natura umana per poter soffrire.

3 Da quando il Verbo si è addossato la sofferenza non c’è dolore che non meriti il massimo rispetto. Lui è divenuto l’uomo “di tutte le sofferenze”.

4 Abbiamo un’idea troppo sbagliata del dolore. Finché non ne capiamo il valore non comprenderemo che nella Croce il Figlio nella Carne raggiunge il massimo dell’amore.

5 A Dio non sfugge la sofferenza, perché è infinitamente Padre. In Gesù che soffre, è Dio che soffre, ed ogni lacrima assume un valore sconfinato, un significato di redenzione.

6 Configurati al mistero di Cristo, siamo un tutt’uno con Lui. C’è un solo Sacerdozio. Il suo. Il nostro.

7 Il mistero di Gesù rivive intatto in ciascuno di noi. Della nostra persona si serve Cristo, e permette a noi di servirci della sua. Sorpresa inesauribile!

8 Cristo si è identificato a noi perché noi potessimo identificarci a lui. Troppo spesso andiamo in crisi, banalizziamo il nostro Sacerdozio... mentre abbiamo in mano i poteri di Cristo.

9 Solo Dio può generare il Verbo nella carne. Il Sacerdote è ‘genitore’ dell’Eucaristia. Come non sentire Cristo nel nostro essere sacramentalizzato? A meno che non ci sia in noi il peccato...

10 Ricordarsi di essere sacerdoti per sentirci inabitati da Cristo. Lui è con noi, dentro di noi. Riceviamo la capacità generativa dell’Eterno Padre che genera l’Eterno Figlio nella carne.

.

.

.

padre silvestrelli